Razione K Home Made – Parte 4 – Ricette casalinghe
Razione K Home Made – Parte 4 – Ricette casalinghe
Dei 4 articoli riguardanti le razioni K, presumibilmente questo è il più interessante, un misto di fai-da-te, autoproduzione e amore per i prodotti naturali.
Elencare tutte le ricette è impossibile, per tanto verranno esposte alcune idee su come prepararci le nostre razioni.
Come abbiamo potuto osservare, nel kit delle razioni sono presenti come alimenti:
- 2 primi piatti;
- 2 secondi;
- 2 confezioni di biscotti salati;
- 1 confezione di biscotti dolci;
- 1 tubetto di latte condensato;
- 3 bustine di caffè liofilizzato;
- 3 bustine di zucchero;
- 1 bustina di sale;
- 1 blister di compresse vitaminiche;
- 2 confezioni di caramelle;
- 1 barretta di cioccolato;
- 1 confezione di macedonia di frutta;
- 2 barrette energetiche.
Qualche Ricetta
E’ giunta l’ora di indossare il grembiule e armarsi di bilancia, pentole e cucchiai.
- 180 g di fiocchi d’avena
- 100 g di albume d’uovo
- 40 g di Cacao amaro in polvere
- 100 g di miele
- 100 g di proteine del latte
- Scorza di 1 arancia
In una ciotola versa 180 g di fiocchi d’avena, 100 g di albume d’uovo, 40 g di cacao amaro in polvere, 100 g di proteine del latte, 100 g di miele e la scorza grattugiata di 1 arancia.
Mescola bene con un cucchiaio per amalgamare gli ingredienti.
Versa il composto in una teglia foderata con carta da forno ed appiattisci per dare lo spessore di 1 dito in altezza.
Inforna per 10-15 minuti a 180 °C.
Togli le barrette proteiche appena cotte dalla teglia con la carta forno, sistema su di un piano e taglia con il coltello quando ancora l’impasto è tiepido per ottenere le barrette.
- 200 ml Latte
- 200 g Zucchero a velo
- 50 g Burro
Mettete il latte, lo zucchero e il burro in un pentolino.
Accendete il fuoco e portatelo ad ebollizione.
Fate cuocere per 12 minuti mescolando continuamente fino a che vedrete che inizierà ad addensare.
Dovrà risultare una crema omogenea e senza grumi.
Potete conservare il latte condensato in frigo per 6-7 giorni all’interno di un vasetto di vetro con chiusura ermetica.
In alternativa potete conservarlo in vasetti sterilizzati, da far bollire poi a bagnomaria per circa 15 minuti. In questo modo potrete conservare il latte condensato fino a 3 mesi. Una volta aperto tenete in frigo e consumate entro 4-5 giorni.
- 100 ml spremuta di arance (meglio se biologiche)
- 50 g Zucchero (la ricetta originale prevede 100 g di zucchero ma poichè queste arance erano molto zuccherine ho dimezzato la quantità di zucchero)
- 12 g Colla di pesce (in fogli)
- 1 cucchiaio Succo di limone
- q.b. Zucchero (per la decorazione)
Iniziate la preparazione delle Caramelle gommose alla frutta spremendo le arance rosse (o se preferite altra frutta frullatela in modo da ricavare una purea). Inserite il succo di arancia dentro un pentolino con lo zucchero ed il succo di limone e portate a bollore.
Nel frattempo mettete in ammollo la gelatina in fogli per circa 10 – 15 minuti in acqua calda (se avete fretta potete utilizzare acqua appena tiepida, dimezzerà il tempo di ammollo). Quando lo zucchero sarà sciolto nel succo di arancia, allora spegnete il tutto e lasciate intiepidire. Non deve raffreddare ma neanche essere troppo bollente. Quando avrà raggiunto una temperatura accettabile unite la gelatina ben strizzata e amalgamate il tutto. Deve sciogliersi completamente dentro il succo.
A questo punto avete due scelte. Potete riversare il liquido per le caramelle dentro degli stampini di silicone, oppure versare il tutto dentro un banalissimo contenitore rettangolare dal fondo piatto e senza rialzi, rivestito di un foglio di carta forno ben appiattito ad esso.
Lasciate raffreddare per almeno due ore in frigorifero, quindi sfornatele a tagliateli a rettangolini. Passate la caramelle nello zucchero semolato.
- 2 uova
- 100 gr latte senza lattosio
- 50 gr di olio extra vergine di oliva
- 200 gr formaggio grattugiato senza lattosio
- Sale e pepe
- 300 gr farina 00 oppure 320 gr di farina di riso
- 1 pizzico di bicarbonato
Prepariamo i biscotti al formaggio, per prima cosa rompiamo le uova in una ciotola capiente e versiamo il latte senza lattosio e l’olio extra vergine di oliva. Mescoliamo con una forchetta.
Aggiungiamo il sale, il pepe, 150gr di formaggio grattugiato, il pizzico di bicarbonato, la farina e mescoliamo fino ad ottenere un composto morbido.
Con le mani prepariamo i biscotti, dandogli la forma rotonda e passiamoli nei restanti 50 gr di
formaggio grattugiato.
Mettiamo le palline di biscotto sulla teglia da forno ricoperta di carta forno e portiamole a cuocere in forno statico, preriscaldato a 180° per 20 minuti circa oppure in forno ventilato a 170° per lo stesso tempo.Sforniamo i biscotti salati al formaggio, facciamoli raffreddare e riponiamoli in un contenitore per biscotti chiuso ermeticamente.
Quindi una volta sterilizzato il vasetto introdurre la pietanza ancora calda, e se possibile far cuocere ancora 5 minuti nel microonde, dopodiché estrarre il tutto e tappare.
E’ sottinteso che bisogna prestare attenzione a non ustionarsi.
La sterilizzazione serve ad evitare l’insorgere di batteri pericolosi per la nostra salute come ad esempio il batterio della tossina botulinica che risulta essere mortale per l’uomo.
- 100 gr di noodles
- 50 gr di verdure disidratate o essiccate
- 2 cucchiai di crema di pomodoro
Far cuocere i noodles come da indicazioni della confezione, a fine cottura conservare un pò di acqua di cottura e aggiungere le verdure essiccate.
Mescolare per circa 1 minuto e aggiungere la crema di pomodoro.
- Carne secca
- Conserva di pesce
- Conserva di carne
- Frutta disidratata o essiccata
- Barrette di frutta secca o frutta disidratata
- Conserve e composte
Altra soluzione per poter trasportare e utilizzare il cibo è l’essiccazione o disidratazione.
Queste tecniche possono conciliarsi ampiamente con l’allestimento della nostra Razione K.
Per quanto riguarda i primi piatti, è sconsigliato la pasta fresca poiché necessita di conservazione in frigo.
L’ideale sono i noodles, e tutti quei formati e tipologie di pasta che necessitano di pochi minuti di cottura.
Va da se che la differenza maggiore per i primi piatti sia il condimento.
Per i secondi piatti si può optare per carne secca, magari autoprodotta, da abbinare ai sughi e verdure disidratate per fare una sorta di spezzatino.
Nella sezione “Download Riservato” (per gli utenti registrati al sito) è disponibile un ricettario con varie soluzioni.
Confezionamento
Preparate le nostre pietanze, il problema che si para davanti è il confezionamento per il trasporto.
Esistono varie e valide soluzioni.
Per gli alimenti secchi l’ideale è il confezionamento mediante macchina per il sottovuoto, volendo incrementare la sicurezza ci si può aggiungere una bustina di assorbitore di ossigeno per uso alimentare.
Le barrette energetiche è consigliato avvolgerle in un pezzo di carta da forno per evitare che si attacchino alla busta del sottovuoto.
Per gli alimenti umidi, tipo i primi e i secondi, l’ideale è usare contenitori di vetro (classici Bormioli) o plastica ermetici (contenitori tupperware).
Quelli in vetro sono facilmente sterilizzabili in acqua bollente ma sono fragili, quelli in plastica possono, invece, essere sterilizzati in microonde, (assicurandosi che siano idonei all’uso nel suddetto forno) ce ne sono anche per uso sottovuoto con una valvola presente sul tappo che consente di aspirare l’aria con un’apposita pompetta.
Quindi una volta sterilizzato il vasetto introdurre la pietanza ancora calda, e se possibile far cuocere ancora 5 minuti nel microonde, dopodiché estrarre il tutto e tappare.
E’ sottinteso che bisogna prestare attenzione a non ustionarsi.
La sterilizzazione serve ad evitare l’insorgere di batteri pericolosi per la nostra salute come ad esempio il batterio della tossina botulinica che risulta essere mortale per l’uomo.
Un manuale per la sicurezza in dispensa lo trovate al seguente indirizzo:
http://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/come-preparare-conserve-prova-di-botulino
Conservazione
Per quanto riguarda la conservazione, un luogo fresco, asciutto, al buoi o per lo meno al riparo dal sole, risulta essere la soluzione ideale per prolungare il periodo di conservazione delle nostre Razioni K Home Made.
Come si è potuto osservare in questa serie di 4 articoli, si è usato tutti prodotti e attrezzature riutilizzabili al fine di ridurre il più possibile sia la produzione di rifiuti sia la spesa.
Con questo metodo le attrezzature possono viaggiare separate dal cibo (magari adibendo una apposita pouch), riducendo così anche gli ingombri.
E’ anche possibile creare un pacco di razione di solo cibo da poter poi inserire nel proprio bagaglio.