Eventi Naturali – Terremoto
Cosa sapere
L’Italia è un Paese a rischio sismico
Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi.
Quasi 300 di questi (con una magnitudo superiore a 5.5) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici, con un’energia paragonabile al terremoto dell’Aquila del 2009.
Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale.
Chiunque può vivere in una zona pericolosa, dove in passato già si sono verificati terremoti o se ne sono avvertiti gli effetti.
E ciò potrà accadere ancora in futuro.
Cosa succede a un edificio?
Una scossa sismica provoca oscillazioni, più o meno forti, che scuotono in vario modo gli edifici.
Le oscillazioni più dannose sono quelle orizzontali.
Gli edifici più antichi e quelli non progettati per resistere al terremoto possono non sopportare tali oscillazioni, e dunque rappresentare un pericolo per le persone.
È il crollo delle case che uccide, non il terremoto.
Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le normative sismiche.
Anche il prossimo terremoto farà danni?
Dipende soprattutto dalla forza del terremoto (se ne verificano migliaia ogni anno, la maggior parte di modesta energia) e dalla vulnerabilità degli edifici.
Nella zona in cui vivi già in passato i terremoti hanno provocato danni a cose e persone.
È possibile quindi che il prossimo forte terremoto faccia danni: per questo è importante informarsi, fare prevenzione ed essere preparati a un’eventuale scossa.
E’ possibile prevedere il prossimo terremoto?
Nessuno può saperlo, perché potrebbe verificarsi in qualsiasi momento.
Sui terremoti sappiamo molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e precisamente dove si verificheranno.
Sappiamo bene, però, quali sono le zone più pericolose e cosa possiamo aspettarci da una scossa: essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto.
Gli effetti di un terremoto sono gli stessi ovunque?
A parità di distanza dall’epicentro, l’intensità dello scuotimento provocato dal terremoto dipende dalle condizioni del territorio, in particolare dal tipo di terreno e dalla forma del paesaggio.
In genere, lo scuotimento è maggiore nelle zone in cui i terreni sono soffici, minore sui terreni rigidi come la roccia; anche la posizione ha effetti sull’intensità dello scuotimento, che è maggiore sulla cima dei rilievi e lungo i bordi delle scarpate.
Quali informazioni ci sono per ridurre il rischio sismico?
La Protezione Civile Italiana redige ed aggiorna periodicamente un documento chiamato “Piano di Emergenza”.
Un piano di emergenza è l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio.
Tutti i Comuni Italiani dovrebbero avere il suddetto piano che analizza rischi e procedure a cui sono soggetti i vari comuni.
Tutti i cittadini possono richiederlo presso il proprio comune di appartenenza e visionare se si è a rischi terremoto e nn solo, ma di questo parleremo nei prossimi articoli
In quale zona si vive
L’Italia è un Paese interamente sismico, ma il suo territorio è classificato in zone a diversa pericolosità.
Chi costruisce o modifica la struttura della casa è tenuto a rispettare le norme sismiche della propria zona, per proteggere la vita di chi ci abita.
Per conoscere la zona sismica in cui si vive e quali sono le norme da rispettare, bisogna rivolgersi agli uffici competenti della propria Regione o del proprio Comune.
La sicurezza della casa
È importante sapere quando e come è stata costruita la propria abitazione, su quale tipo di terreno, con quali materiali. E soprattutto se è stata successivamente modificata rispettando le norme sismiche.
Se si ha qualche dubbio o se si vuole saperne di più, ci si può rivolgere all’ufficio tecnico del proprio Comune oppure a un tecnico esperto.
Cosa fare prima
Con il consiglio di un tecnico
A volte basta rinforzare i muri portanti o migliorare i collegamenti fra pareti e solai: per fare la scelta giusta mediante il consiglio di un esperto.
Da solo, fin da subito:
- allontanare mobili pesanti da letti o divani;
- fissare alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti;
- appendere quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete;
- mettere gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature; su quelli alti, è possibile fissare gli oggetti con del nastro biadesivo:
- in cucina, utilizzare un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa;
- imparare dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce;
- tenere in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurati che ognuno sappia dove sono o ancora meglio una 72H Bag per ogni componente del nucleo familiare;
- informarsi se esiste e cosa prevede il Piano di emergenza comunale del proprio Comune: se non c’è, bisogna pretendere che sia predisposto, così da sapere come comportarti in caso di emergenza;
- prepararsi all’emergenza con la famiglia e fare un piano su come raggiungere le vie di fuga e le aree di attesa (nella sezione “download riservato” è disponibile un PDF di piano di emergenza editabile);
- eliminare tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per se o i propri familiari;
- imparare quali sono i comportamenti corretti durante e dopo un terremoto e, in particolare, individuare i punti sicuri dell’abitazione dove ripararti durante la scossa.
Se arriva il terremoto
Durante un terremoto
Se si è in un luogo chiuso
- Mettersi nel vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure ripararsi sotto un letto o un tavolo resistente;
- Al centro della stanza si può essere colpiti dalla caduta di oggetti, pezzi di intonaco, controsoffitti, mobili ecc. Non precipitarsi fuori, ma attendere la fine della scossa.
Se si è in un luogo aperto
- Allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: si potrebbe essere colpiti da vasi, tegole e altri materiali che cadono;
- Fare attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
Dopo un terremoto
- Assicurarsi dello stato di salute delle persone attorno a se e, se necessario, presta i primi soccorsi;
- Prima di uscire chiudere gas, acqua e luce e indossare le scarpe;
- Uscendo, evitare l’ascensore e fare attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate. Una volta fuori, mantenere un atteggiamento prudente;
- Se si è in una zona a rischio maremoto, allontanarsi dalla spiaggia e raggiungere un posto elevato;
- Limitare, per quanto possibile, l’uso del telefono;
- Limitare l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso;
- Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.
Si ringrazia il sito “IO NON RISCHIO” per le utili informazioni