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Conservare gli alimenti con i Beeswax Wrap

Per conservare gli alimenti sia crudi che cotti, è prassi consolidata usare la classica pellicola per alimenti (meglio conosciuta come domopak) o anche la “stagnola” che sarebbe il rotolo di fogli di alluminio.

Fin qui sembrerebbe nulla di anomalo se non fosse che nel 2019 il WWF commissiona una ricerca sugli inquinanti degli alimenti e si scopre che a settimana ogni persona ingerisce circa 5 grammi di plastica, e la notizia non è piacevole.

Tra i responsabili di questo inquinamento c’è la pellicola e i contenitori per gli alimenti i cosiddetti Tupperware, i quali hanno si il vantaggio di essere resistenti alle alte temperature quindi utili per cucinare a microonde ma da una ricerca indipendente è emerso che durante la cottura vengono cedute sostanze chimiche.

Stesso problema per le pellicole le quali oltre a inquinare gli alimenti, causano anche un inquinamento ambientale poiché impiegano dai 100 a 1000 anni per disgregarsi in natura, e neanche al 100%.

I fogli di alluminio non sono meno dannosi, il ministero della salute nel 2020 ha pubblicato un’articolo il quale metteva in guardia sulla pericolosità dei fogli di “stagnola”, delle vaschette per alimenti che spesso sono utilizzati come alternativa alla plastica perché ritenute un’opzione più ecologica, può diventare pericolosa a contatto con gli alimenti, migrare nei cibi e portare al superamento della dose massima stabilita per l’alluminio, con un potenziale rischio per la salute per fasce vulnerabili della popolazione. A ribadirlo c’è un documento rilasciato dal Cnsa (Comitato nazionale per la sicurezza alimentare), che ha rivalutato la problematica alla luce di nuovi studi svolti dall’Istituto Superiore di Sanità.

In sostituzione a tali problemi viene in aiuto la natura; molte aziende hanno sviluppato dei panni imbevuti di cera d’api e resina di pino, le quali danno vita a una pellicola che può essere facilmente modellata intorno agli alimenti, creando un sigillo ermetico che li aiuta a mantenersi freschi. Un enorme vantaggio della pellicola di cera d’api è quello di essere traspirante, garantendo in tal modo la giusta umidità agli alimenti e impedendo la formazione di muffa; è anche sicura da utilizzare con gli alimenti, perché i materiali sono completamente naturali.

Ovviamente hanno dei costi questi prodotti, ma da prepper non mancano soluzioni home made valide ed affidabili.
In questo articolo si illustrerà come.

Cosa occorre…

La scelta dei materiali è importante poiché dobbiamo tenere ben presente che entrerà a contatto con gli alimenti.

Ingredienti:

  • Panni in cotone naturale, non colorato, non elasticizzato;
  • Cera d’api, biologica per uso alimentare;
  • Resina di pino, biologica per uso alimentare;
  • Olio di cocco, biologico per uso alimentare;
  • Carta da forno.

Strumenti:

  • Teglia da forno;
  • Barattolo vuoto e pulito;
  • Pentolino;
  • Stecchino da spiedo in legno;
  • Pennello per cucina.

Procedimento

Come primo passo, bisogna sciogliere a bagno maria la cera d’api e la resina di pino (tutto ad uso alimentare) nel rapporto 2:1 (2 parti di cera e 1 di resina) all’interno di un barattolo di vetro, mescolando di tanto in tanto con uno stecchino da spiedo in legno.
Fare attenzione che l’acqua non arrivi a ebollizione

e non finisca accidentalmente all’interno del barattolo.
Quando il composto risulta sciolto e omogeneo, aggiungere un cucchiaino di olio di cocco ogni 100 gr di cera utilizzata.

Stendere sulla teglia da forno prima un foglio di carta da forno poi il panno di cotone assicurandosi che sia perfettamente steso e non presenti grinze.
Dopodiché spennellare in maniera uniforme il composto di cera su tutta la superfice del panno; poco importa se il panno risulta sfilacciato sui bordi poiché la cera farà da collante per eventuali sfilacciamenti.

Infornare il tutto a 70°/80°, non ventilato, per 5 minuti a finché il composto si distribuisca uniformemente su tutto il panno.
Eventuali eccedenze basta poggiare un altro panno sopra a quello imbevuto in modo che venda assorbita la mistura in eccesso, diversamente se risultano parti prive di composto basta spennellare ulteriore cera.

Se la mistura non dovesse sciogliersi, basta aumentare di 10° per volta la temperatura del forno fino a quando si nota la fusione della mistura.

Una volta terminata la parte “calda”, far raffreddare a temperatura ambiente il panno, possibilmente su una superficie piana, ad asciugatura terminata il panno risulterà flessibile e si piega facilmente.
N.B. Non stropicciare il panno altrimenti si rischia che il velo di mistura si stacca.

Durata e pulizia

In media si possono riutilizzare i panni di cera d’api per circa un anno, ma con un po’ di accorgimenti si possono usare anche più a lungo.

Tuttavia, se noti che le tue pellicole in cera d’api hanno un forte odore (ad esempio di cibo avariato) o macchie di muffa, meglio buttarle via e crearne delle nuove.

In genere questo tipo di panni cerati si lava con acqua fredda o leggermente tiepida e sapone delicato. Periodicamente, si può rinfrescarla rimettendola in forno e spennellando di nuovo con la miscela.

Come si usano i Beeswax Wrap?

Puoi usare i panni in cera d’api fai da te per avvolgere singoli alimenti o per coprire ciotole e barattoli. La pellicola in cera d’api diventa malleabile con il calore delle mani e quindi aderisce meglio ai contenitori quando premi i bordi contro di essi.

Puoi usare la pellicola fai da te per avvolgere o coprire frutta, verdura, pane o avanzi. Sarebbe meglio evitarla solo con carne e pesce crudo, poiché la pellicola in cera d’api non può essere lavata a temperatura troppo alta, quella necessaria per uccidere i batteri di questi alimenti. Anche se la cera d’api ha un leggero effetto antibatterico, questo non è sufficiente per carne e pesce.

Bisogna anche fare attenzione ai cibi grassi come salumi, formaggi molli o dolci, perché il grasso contenuto in essi può far sciogliere i componenti della cera e trasferirli nel cibo.

Accorgimenti

In rete si trovano ricette che utilizzano l’olio di jojoba; ma si sconsiglia l’uso perché secondo uno studio dell’Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del Rischio, a contatto con alimenti grassi, questo olio può migrare dal panno all’alimento e ha dimostrato effetti tossici sulle cellule intestinali.

Questi panni non possono essere puliti ad alte temperature poiché il materiale di rivestimento si scioglierebbe. Ciò significa che i panni non possono essere puliti igienicamente. Per questo motivo, non devono entrare in contatto con cibi crudi di origine animale poiché i germi possono essere trasferiti ad altri alimenti se vengono riutilizzati.

Link utili

Di seguito dei link dove poter reperire le materie prime, disponibili anche nella sezione Prodotti Testati.

Resina di Pino

Cera d’api

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