Botanica e Fitoalimurgia – Dittrichia Viscosa
Conosciuta un tempo come inula viscosa, è una pianta della famiglia delle asteracee presente in quasi tutto l’areale del nostro Paese.
Riconoscibilissima per alcune caratteristiche salienti, quali la superficie appiccicosa delle foglie, e l’odore pungente (per alcuni gradevole, per altri invece per niente), ha numerose proprietà che la rendono utile in molte occasioni.
Proprio l’odore sgradevole, per esempio, che la rende molto poco appetibile agli erbivori, e quindi spesso infestante negli ambienti aridi e incolti, determinano un uso vantaggioso come deterrente per molti insetti o aracnidi perniciosi all’uomo, come zanzare, pidocchi, cimici, acari.
Veniva infatti raccolta, un tempo, legata in fasci, e appesa in prossimità delle derrate alimentari, per allontanare tarme e altri parassiti.
Altri usi in agricoltura possono essere l’elevata produzione di nettare, che la rendono ideale nella produzione di miele, al contempo risultando positivamente attiva nell’eliminazione della varroa, acaro patogeno delle api.
Così come attratta e invischiata rimane pure la dacus oleae, la mosca dell’olivo.
Usi diretti per l’uomo, in caso di emergenza, sono prevalentemente la funzione cicatrizzante delle foglie, l’uso delle stesse per combattere eczemi pruriginosi e dermatiti. Se ne impiegavano le piante intere, applicate sulle zone interessate da dolori reumatici, per alleviare il dolore e disinfiammare la zona, e il decotto delle radici per combattere vermi parassiti intestinali e crampi dell’apparato digerente. Infine, aspetto che un prepper dovrebbe trascurare, (ma ne riconosciamo l’importanza psicologica in caso di crisi), le foglie sono state impiegate, essiccate, come succedaneo del tabacco.
Un prepper dovrebbe alienarsi da quelli che sono le dipendenze, perché comportano un dispendio di carico, e la dannosa possibilità di non essere lucidi in casi di privazione! Però meglio avere sostituti opportuni, che avere a carico gente a pezzi o non nel pieno della facoltà, per privazione.