Cura della persona – Lo Shavette
UN PO’ DI STORIA
Oggi, la prima scelta di un uomo per farsi la barba è il rasoio a cartucce usa e getta, il cosiddetto “multilama”. Ma non è sempre stato così. Fin dagli albori della civiltà l’uomo ha tagliato la barba per ragioni igieniche e sociali utilizzando conchiglie prima e ferri taglienti poi.
Da allora c’è stata una continua evoluzione dello strumento “rasoio” che lo ha reso sempre più sicuro e facile da usare.
Fino a metà del secolo scorso per radersi era possibile utilizzare fondamentalmente due strumenti: il rasoio a mano libera e il rasoio di sicurezza. Il rasoio a mano libera, essenzialmente è un coltello estremamente affilato, che veniva usato per lo più dai barbieri, e necessitava di una certa abilità e destrezza nel maneggiarlo e manutenzionarlo. Il rasoio di sicurezza, invece fu inventato dal Sig. Gillette per superare i limiti del rasoio a mano libera in termini di sicurezza, praticità e velocità nel farsi la barba in proprio.
Sino ad inizio ‘900 non tutti potevano permettersi di farsi la barba tutti i giorni, tant’è che i lavoratori andavano dal barbiere esplicitamente il Sabato: con Gillette tutto è cambiato, il rasoio costava poco ed era facile e veloce da usarsi.
Un ruolo importante lo rivestì durante la WW1 in quanto i soldati al fronte avevano la necessità di sbarbarsi regolarmente, oltre che per rispondere ad esigenze igieniche anche per far aderire bene al viso la maschera antigas.
Con il rasoio di Gillette e l’invenzione della lametta riutilizzabile, fintanto che ne serviva una nuova già pronta e affilata, il barbiere è entrato nelle case di tutti gli uomini.
Così è stato fino a circa gli anni 70 e 80 del Ventesimo secolo: in quegli anni, sempre la Gillette inventò il rasoio usa e getta e il multilama come oggi li conosciamo.
Tuttavia ultimamente si è visto un ritorno di tendenza nel farsi la barba con i “vecchi strumenti”: rasoi a mano libera e di sicurezza, non più bombolette di schiuma ma nuovamente pennello e saponi, nel Mondo sono proliferati i Barbershop dove oltre a farsi la barba un uomo trova un ambiente più “cool”, in pratica il barbiere 2.0.
Oggi si usa radersi con i “vecchi rasoi” per divertimento, perché stressano meno la pelle e per ragioni economiche o etiche.
I pennelli in tasso o setole di maiale sono stati sostituiti da pennelli in setole sintetiche; la plastica dei rasoi a cartuccia da alluminio, acciaio, titanio, ottone, tutti materiali riciclabili e riutilizzabili.
In questi ultimi decenni, anche i barbieri si sono adeguati a normative e necessità economico/operative.
Il vecchio rasoio a mano libera è stato sostituito dallo “shavette”.
Sostanzialmente lo shavette è un rasoio a mano libera che però fa uso di lamette “usa e getta” rispondendo così alla richiesta di massima igiene e bassi costi di esercizio. Solo alcuni Barbershop usano rasoi a mano libera, solitamente lasciati “parcheggiati”, disinfettati e affilati in bottega da clienti abituali che sono disposti a sostenere maggior oneri per il piacere di farsi fare la barba con il proprio mano libera.
Perché lo shavette dovrebbe interessare a chi ha un ottica del Mondo “prepper”?
Per i bassi costi di esercizio, nettamente inferiori a qualsiasi altra tipologia di rasoio.
Uno shavette costa poche decine di euro, alcuni anche meno di dieci, e durano tutta una vita, le lamette sono prodotte in tutto il Mondo e si trovano con svariate finiture (stainless o ricoperte) per ogni esigenza di barba e tasca.
Non necessita di corrente elettrica ed oltre i costi d’esercizio in ottica prepper si presta a molteplici utilizzi. Le lamette sono bisturi di emergenza e lo shavette all’occorrenza diventa un arma (in ambito “scherma corta”, è considerato l’università del “combattimento con il coltello”… ma questo è un altro discorso).
COS’È LO SHAVETTE
Come già accennato è un rasoio simile nello stile al “rasoio a mano libera” che fa uso di lamette usa e getta, è un rasoio a lama esposta positivamente, ovvero il filo della lametta si trova appena fuori dal bordo del porta lama e non c’è alcuna sbarra di sicurezza che impedisca alla lama di incidere la pelle.
Certo, non è come un rasoio a mano libera che essendo una lama per tutta la sua interezza se usata impropriamente può affondare nella carne procurando tagli molto seri, però anche quel poco che esce dal porta lama può ferire; nondimeno anche il coltello da verdure taglia, basta conoscerlo e fare un minimo di pratica.
TIPOLOGIA DI SHAVETTE
Oggi il mercato offre una miriade di shavette, per tutte le tasche e con contenuti tecnici anche diversi.
Il tipo di lama. Ci sono shavette che usano le stesse lame dei rasoi di sicurezza (intere o mezze), altri che usano lamette proprietarie (Tondeo) altri ancora che usano le lamette dei rasoi tipo Injector (tipo Feather Artist o Schick).
Pertanto, il primo fattore tecnico a cui pensare per fare una scelta è: quale lametta ci voglio montare?
Le lamette tagliano tutte, ma cosa cambia? Il confort sulla pelle e la durata.
Il confort è molto soggettivo, dipende dal tipo di pelle, di barba e naturalmente di “mano”.
Le lamette tipo Injector essendo più spesse e quindi rigide sono più simili in quanto a taglio al confort di un mano libera, questi per certi versi il più “pericoloso” ma nelle mani giuste dona il taglio più confortevole in assoluto unitamente alla maggiore lunghezza della lama a contatto con la pelle (la pressione della lama è più distribuita sulla pelle).
Inoltre le lamette tipo Injector hanno una maggiore durata di utilizzo, ovvero mantengono maggiormente il filo a fronte però di un costo di acquisto maggiore, altresì è bene precisare che si reperiscono facilmente anche su siti di e-commerce cinesi a prezzi altamente concorrenziali.
Gli shavette di questo tipo sono molto usati in Oriente in quanto riproducono, nella loro versione con manico fisso, i rasoi asimmetrici giapponesi da barbiere chiamati Kamisori.
Di queste lamette ne esiste una versione considerata ancora più sicura – nata per il taglio dei capelli, egualmente ottima sul volto – che presenta una micro griglia sul filo della lama atta a ridurre la possibilità di tagli dovuti ad errati movimenti orizzontali della lama.
Poi ci sono tutti gli altri. Quelli che montano le lamette dei comuni rasoi di sicurezza, a parte i Tondeo made in Germany che di questa tipologia ha realizzato delle lamette utilizzabili solo sui propri rasoi.
Mentre le lamette tipo Injector sono a filo singolo, quelle comuni e le Tondeo sono a doppio filo (DE, double edge) e pertanto si possono usare intere sugli appositi rasoi oppure spezzate per lungo in due metà su altri rasoi.
Scelta la lametta che si vorrà utilizzare, il prossimo step è capire se si preferisce uno shavette a lametta intera o doppia. Ancora una volta la scelta è soggettiva, i rasoi a mezza lama sono più comodi da usare in zone difficili tipo i baffi, quelli a lama intera evitano di dover spezzare la lametta e offrono un appoggio forse più stabile.
Ultima differenziazione è la tipologia di bloccaggio della lametta: a forbice, a slitta tipo Magic o proprietario, per semplice scorrimento e a ribalta. I più affidabili, quelli a forbice, i più pratici quelli a slitta. Poi va a gusto.
Categoria a parte sono i rasoi dei produttori italiani Daune e Razorine che presentano una testa porta lametta simile ad un rasoio di sicurezza ed utilizzano lamette intere.
ACQUISTO
Si va a gusto, colore, peso o per come cade in mano. Unica attenzione, verificare se possibile quanto è esposta la lama oltre il portalama. Meno è esposta più facile e sicuro è il rasoio, i rasoi con più esposizione sono solitamente preferiti dai barbieri/parrucchieri per lavori più di styling che di rasatura vera e propria. La troppa esposizione inoltre non agevola il taglio, in quanto la lametta tenderà a vibrare e ad impuntarsi con pericolo di un impuntamento e conseguenza taglio.
Alcune testine, come quelle dei Vanta, presentano due rostri sul portalama che parano gli angoli esposti della lametta riducendo il pericolo di tagli per distrazione.
USO E MANUTENZIONE
Come dicono i barbieri:“una buona insaponata è mezza barba fatta”.
Nell’uso dello shavette, l’insaponata con il pennello deve essere acquosa quanto basta per ammorbidire il pelo e dare la massima scorrevolezza alla lama. Non occorrerà una consistenza pastosa come lo yogurt, a differenza dell’uso del rasoio di sicurezza con la quale si ricerca una sorta di “protezione”, in quanto con lo shavette sarà la nostra mano/sensibilità a conferire protezione e delicatezza sulla pelle alla lama.
In ottica Prepper, sia che si parli di shavette che di rasoio di sicurezza non possiamo dimenticarci la possibilità di ricorrere anche a saponi da barba “fatti in casa”. È implicito che multilama e bombolette spray sono poco prepper-frendly, sempre meglio un sapone in tubetto o ciotolina industriale o un gel.
Scelto il nostro shavette, una volta aperto e “armato” con una lametta dovremo apprendere come impugnarlo ed usarlo sulla nostra pelle.
Per l’impugnatura metteremo il pollice sotto la base, dove la lama s’innesta nel manico e indice, medio e anulare si posizionano sul lato opposto.
I vecchi barbieri quando insegnavano agli apprendisti la sensibilità che si deve avere nella rasatura gonfiavano un palloncino e lo spalmavano di sapone. Il palloncino non doveva scoppiare. Senza arrivare a questo, le prime volte si può provare sull’avambraccio o sulla propria gamba.
Il consiglio è quello di partire con il rasoio piatto ed inclinarlo leggermente, poi fare passate da corte a sempre più lunghe. Fondamentale sarà tirare la pelle con le dita dell’altra mano ed effettuare una sola passata nel senso di ricrescita.
È spesso ignorato che i peli hanno un senso di ricrescita uscendo dai pori leggermente angolati o con vertigini particolari, diversissimi da persona a persona. Per questo i barbieri prima d’iniziare a radere osservavano attentamente come la barba cresceva per effettuare una prima passata nel verso del pelo che fosse la più confortevole possibile.
Dunque la prima cosa da fare è una “mappatura” della propria ricrescita, circostanza che vale sia per lo shavette/mano libera che qualsiasi altra tipologia di rasoio se vogliamo evitare irritazioni o, peggio, peli incarniti.
Inizialmente si eviterà la passata di contro pelo e quella di traverso, radendoci solo nel verso di ricrescita, poi con la manualità acquisita sarà facile ottenere una rasatura profonda (BBS) e senza irritazioni.
La rasatura è un atto molto personale, soggettivo ed intimo per cui i gesti saranno dettati dalla propria pratica ed abitudine; utili ma non completamente appropriati i gesti dei barbieri essendo una rasatura di una terza persona.
Per quanto riguarda la manutenzione , basta una sciacquata e asciugare il rasoio dopo l’uso e dopo aver tolto la lametta.
Molto utili sono i video di altri “tonsori” su YouTube. Un bravo tonsore che potremo trovare è Andrea Tarenzi.
A questo punto, verrà voglia di farsi la barba come dal barbiere, con tanto di panno caldo e altre piacevolezze, ma anche questa è un’altra storia!
Si ringraziano gli utenti Alex e Anonimo per la stesura dell’articolo