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La Tecnica dei Livelli nel Prepping

Nell’organizzazione delle varie attività, che possono spaziare dalle attività ludiche a quelle più importanti come viaggi, lavoro etc., si portano svariati materiali, a volte troppi a volte troppo pochi o persino errati, anche la mala organizzazione di queste attrezzature potrebbe mettere qualunque prepper, suvivalist, bushcrafter, in una situazione di pericolo.

Portare gli oggetti sbagliati è un errore molto comune, in questo articolo si illustra una “possibile” soluzione su come organizzare il proprio equipaggiamento.

La tecnica dei Livelli

La tecnica dei livelli consente di non essere sprovveduti e di non rimanere sprovvisti di eventuali strumenti basilari utili a venir fuori da eventuali situazioni spiacevoli. Prende spunto dal concetto di “Linea” nell’ambito militare, dove il soldato è equipaggiato con diversi sistemi di trasporto (zaino, cinturone, chest bag, plate carrier, etc) attrezzati con vari oggetti anche ridondanti.

Anche la scelta degli oggetti da avere in ridondanza è importante, pochi e polifunzionali.
La scelta ricade su 6 oggetti principali, ma si può tranquillamente ampliare o ridurre la tipologia, ovviamente a sfavore o favore dell’ingombro e peso, gli oggetti in questione sono i seguenti suddivisi per utilizzo:

  1. Illuminazione;
  2. Taglio;
  3. Riparo;
  4. Contenitore;
  5. Salute;
  6. Cordame;
  7. Sistema di accensione del fuoco.

I più scaltri noteranno una certa somiglianza con il concetto delle “5 C” del noto esperto di sopravvivenza Dave Canterbury, ed infatti essendo un concetto valido è stato preso in prestito per sviluppare questo concetto.

La tecnica consiste nell’avere un equipaggiamento simile al sistema militare ma suddiviso in 3 livelli di trasporto:

  • Grande – Terzo
  • Medio – Secondo
  • Piccolo – Primo

Il terzo e livello è lo zaino di capienza consistente.
Il secondo è identificato in un marsupio o tracolla, un piccolo mono-spalla.
Il primo è ciò che si riesce ad indossare, tenere in tasca al massimo con una pouch attaccata alla cintura.

Analizziamo di seguito i 3 livelli.

Zaino della S.O.D. “Cerbero” disegnato da Daniele Dal Canto

Terzo Livello – Grande

Il livello Grande o Terzo è riferito ad un bagaglio tipo zaino nel quale c’è il grosso dell’equipaggiamento, sia gli oggetti che saranno ridondanti sia quelli che non lo saranno ma che potranno comunque tornare utili.
Questo livello non sempre sarà trasportato quando ci si muove, ad esempio potrà essere lasciato in un eventuale campo base consentendo di poter andare in esplorazione alla ricerca di risorse o in avanscoperta per qual si voglia motivo.


Si comprende facilmente che lo zaino ha un ragionevole ingombro e peso, per tanto gli spostamenti con esso possono risultare difficoltosi.
Riguardo ai 7 oggetti, nel terzo livello si potranno riporre:

  1. Lampada\torcia ricaricabile di generose dimensioni e potenza;
  2. Coltello da campo;
  3. Tenda, tarp 3×3, bivy tent;
  4. Pentolame da campeggio;
  5. Kit Medico (MFAK o simile);
  6. Qualche decina di metri di cordame;
  7. Esche varie e sistemi di accensione.
Chest Rig
Cintura Attrezzata

Secondo Livello – Medio

Per Secondo livello o Medio si intende tutto ciò che può trovarsi in un bagaglio di medie dimensioni, come un marsupio, uno zaino a sacco del tipo morbido, un chest rig, un cinturone attrezzato o un piccolo monospalla, nel quale mettere il materiale utile per spostamenti medi o per brevi tragitti come ad esempio se ci si sposta da un campo base alla ricerca di risorse (sempre in un ottica emergenziale o bushcraft).
In questo livello si evidenzia la leggerezza e il poco ingombro.
I 7 oggetti della premessa iniziale sono:

  1. Torcia con funzione strobo e SOS (frontale sarebbe l’ideale);
  2. Coltello modello folder;
  3. Poncho occhiellato;
  4. Borraccia in metallo (inox o titanio) con gavettino;
  5. Kit medico (AFAK o simile);
  6. 5/6 metri di cordame (il paracord è l’ideale);
  7. Acciarino con esche impermeabili.

Primo Livello – Piccolo

1° Livello con Cargo Pant

Il Primo livello può assimilarsi a ciò che si può indossare, senza necessariamente avere bagagli da trasportare, fatto salvo per piccole pouch da attaccare alla cintura o anche l’uso di pantaloni cargo che sono molto pratici essendo dotati di molte tasche di diversa dimensione.
A favore di questo livello si possono usare diversi escamotage come cinture con tasche nascoste, oggetti da portare al collo, braccialetti multi uso etc.
Il punto forte di questo allestimento è la quasi totale assenza di peso, e l’ingombro quasi nullo, di contro è la limitata autonomia disponibile.
I 7 oggetti della premessa iniziale sono:

  1. Torcia da mettere al collo come collana o da portachiavi;
  2. Coltello di piccole dimensioni;
  3. Poncho piccolo e/o coperta di emergenza;
  4. Contenitore collassabile con sistema filtrante;
  5. Kit medico (IFAK o simile);
  6. 3 metri di cordame (il braccialetto in paracord è una soluzione ideale);
  7. Acciarino con esche impermeabili magari in un piccolo astuccio.

Ovviamente per questo livello vanno considerati anche:

  • Cellulare
  • Portafoglio
  • Chiavi

Considerazioni finali

L’utilità di questo sistema si ritrova anche se malauguratamente si dovesse perdere uno degli equipaggiamenti più grandi, ovviamente vanno modellati tutti e 3 in maniera tale da non essere di intralcio l’uno con l’altro.

Un consiglio molto utile (anzi sarebbe la regola principale prima di acquistare in maniera compulsiva) è il seguente:
l’equipaggiamento è come un vestito, va modellato su misura delle proprie fattezze e capacità” ciò cosa significa? Bisogna testare e collaudare i vari sistemi poiché non è detto che uno zaino da 50 L vada bene per tutti, così come un cinturone di tipo tattico, può darsi che qualcuno si senta più a suo agio con un semplice marsupio o un chest rig.

Discorso multi-tool e coltelli rimane invariato in base alla normativa vigente, ossia il porto deve contemplare il giustificato motivo così come il trasporto che deve avvenire nelle modalità previste. Nessuno vieta di avere il moulti-tool con lama, ma va da se che in caso di controllo delle FF.OO. potrebbero sorgere non pochi problemi.

Per tanto l’Associazione Italiana Prepper non si assume responsabilità per il mancato rispetto delle leggi in vigore.

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